P. Gerardo era nato a Città del Messico il 21 gennaio 1957 in una famiglia di quattro figli, nella quale aveva ricevuto una testimonianza molto profonda di vita cristiana. Nel 1975 entrò nel postulato di Xochimilco e due anni dopo passò al noviziato di Cuernavaca, dove il 21 aprile 1979 fece la prima professione. Fu poi destinato allo scolasticato di Innsbruck, in Austria, per continuare la formazione teologica ma incontrò alcune difficoltà di adattamento per cui i superiori lo mandarono a Roma, dove terminò la formazione e fece la professione perpetua il 10 giugno 1983. Ritornò in Messico e fu ordinato sacerdote a Città del Messico il 3 dicembre dello stesso anno.
P. Gerardo era una persona buona e generosa che però nelle sue esperienze di missione ha sempre incontrato difficoltà anche a causa di una salute molto fragile e di una vita segnata da malattie e sofferenze. Dal 1984 al 1989 rimase a Città del Messico e si laureò in scienze della comunicazione: Per un periodo fu anche direttore della rivista Aguiluchos.
Nel 1989 fu destinato al Mozambico che attraversava una situazione di guerra e di violenza alla quale P. Gerardo non era preparato. A questo, si aggiunse la malattia per cui dovette ritornare in patria. Nel 1994, dopo il Corso di Rinnovamento a Roma, fu nuovamente destinato alla missione e mandato in Costa Rica ma poco dopo ritornò in Messico e chiese di potersi incardinare nell’arcidiocesi di Città del Messico, per la quale lavorò alcuni anni. Nel 2004 ritornò in comunità e fu destinato alla pastorale in Bassa California.
Nel 2005 provò nuovamente a tornare in missione e fu destinato alla Colombia. Per qualche tempo rimase a Bogotà e poi fu mandato a Medellín ma anche lì ebbe delle difficoltà e ritornò a Città del Messico, nella casa provinciale, con un accompagnamento personale e lavorando come procuratore.
Dal 2013 si trovava nella comunità di Moctezuma come economo e impegnato in altri servizi come l’accoglienza e l’assistenza ai confratelli di passaggio. Allo stesso tempo seguiva spiritualmente alcuni gruppi di laici ai quali faceva formazione.
Negli ultimi anni aveva dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico alla colonna vertebrale e ultimamente aveva avuto la polmonite. All’inizio di novembre ha avuto una crisi respiratoria per cui ha dovuto essere ricoverato. In ospedale è stato colpito dal covid-19 ed è iniziato il suo calvario, durato un mese e mezzo. È deceduto in ospedale il 17 dicembre 2020.
(P. Enrique Sánchez G., mccj).