Giovedì 30 marzo 2017
C’è veramente da essere confusi di questi tempi. Dovessimo misurare il livello di felicità degli italiani in base alle notizie riportate da giornali, Tv e social, ci sarebbe da piangere. Evito di entrare nei particolari del catalogo di tristezze che insistentemente, ossessivamente, ogni giorno ci vengono buttate addosso. Un catalogo abbellito da «fatti alternativi» (alternative facts, come definiscono le menzogne gli uomini di Trump), che spopolano sui social perché piacciono tanto a chi cerca la conferma di quanto già pensa e non la verità spesso scomoda, e reso stuzzichevole dal collaudato sport nazionale che è la «caccia al colpevole». Uno sport interessante, perché ha il pregio di a) permetterti di rifiutare la realtà; b) dare la colpa a qualcun altro; c) assolverti dalle tue responsabilità; d) farti sentire dalla parte del «giusto». [...]






