Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Agenda del Superiore Generale

P. Teresino Serra, Superiore Generale, dal 7 al 22 gennaio 2009 è stato in Centrafrica, dove ha predicato gli esercizi spirituali e partecipato all’assemblea annuale. Con questo viaggio, il Superiore Generale ha visitato tutte le circoscrizioni almeno una volta.
Ogni anno il Superiore Generale ha anche visitato l’anno Comboniano di Formazione Permanente in Sud Africa e Mexico. Dal 31 gennaio al 10 febbraio P. Teresino sarà di nuovo in Sud Africa per visitare l’ACFP 2008-2009.

Sinodo Africano
Il Superiore Generale ha rinunciato alla possibilità di partecipare al Sinodo Africano che si terrà a Roma, perché tale evento si celebra nello stesso periodo del nostro Capitolo Generale. P. Teresino ha comunque presentato alcuni nomi di confratelli con la speranza che almeno uno sia invitato al Sinodo a rappresentare l’Istituto.

Segretariati Generali
Segretariato Generale per l’Animazione Missionaria

La prossimità della celebrazione del Capitolo è fin da ora un kairos: tempo di grazia che il Signore della storia ci concede per affrontare il presente e il futuro con lo spirito di Gesù e del nostro Fondatore, possibilità di rinnovamento per servire meglio la missione e i poveri per i quali facciamo opzione evangelica e preferenziale.
Poche settimane dopo essere arrivato alla sede del Segretariato Generale di animazione missionaria, ho partecipato alla riunione dei provinciali che si è svolta a Roma nel marzo 2008. È stata un’occasione provvidenziale per avere uno scambio con l’assemblea, per fare alcune proposte ed ascoltare aspettative.
Subito dopo, nel mese di aprile, a Cracovia, si è tenuta l’Assemblea continentale dei mezzi di comunicazione. Questo è stato il mio primo contatto con il vasto e interessante mondo dei media comboniani in Europa.
Qualche mese dopo (ad agosto) ho partecipato al Terzo Congresso Americano Missionario a Quito, dopo il quale noi Comboniani, con le Comboniane e le Secolari, ci siamo riuniti nella sede del centro di animazione missionaria di Carcelén per fare una lettura del Congresso alla luce di Aparecida e del nostro carisma. Abbiamo anche riflettuto e scambiato esperienze riguardo al nostro impegno di animazione missionaria nel continente.
Inoltre, durante l’anno, ho letto attentamente gli atti delle riunioni di consiglio di tutte le province e delegazioni. Con gioia, ho visto che numerose sono state le iniziative nel campo dell’AM: apertura di pagine web, pubblicazioni, percorsi in Internet, produzione editoriale, radiofonica e televisiva. Tutto allo scopo di sensibilizzare la Chiesa e le persone di buona volontà ad aprirsi alle necessità dei più poveri.
All’inizio del mio servizio all’Istituto, avevo letto un documento sull’animazione missionaria preparato dai Carmelitani Scalzi nella loro assemblea di AM, nel quale si diceva che l’animatore missionario non è semplicemente un “raccoglitore di fondi”. Concordo con questa affermazione perché a noi animatori spetta soprattutto mettere “anima” dentro e fuori dall’Istituto, dentro e fuori dalla Chiesa, dentro e fuori dalla società per risvegliare la passione per la missione e la collaborazione con essa, per “globalizzare la solidarietà”.
La nostra Regola di Vita, al numero 74, afferma: “Affinché la sua attività di animazione missionaria risulti efficace, il comboniano s'impegna ad approfondire e rinnovare la sua consacrazione”.
Questo vuol dire che solo nella misura in cui daremo spazio allo Spirito e fonderemo la nostra AM su una solida spiritualità potremo tornare ad essere significativi fra il Popolo di Dio e nella società e attrarre nuove vocazioni comboniane al servizio della missione e del Regno. (P. Jorge Oscar García Castillo)

Postulatore Generale
I testi liturgici e della spiritualità comboniana
Nuova edizione approvata

Presentiamo qui tutti i testi liturgici comboniani che la Chiesa ci offre e anche quelli della nostra tradizione spirituale che l’Istituto ci consegna. Questi testi s’inseriscono in un percorso nell’Anno Liturgico e all’interno di una serie di scansioni temporali (quotidiane, mensili o annuali) che segnano la nostra vita personale e comunitaria di missionari comboniani: è il nostro Calendario proprio e le nostre ricorrenze significative.
Enumeriamo questi testi:
1. La Famiglia Comboniana in Preghiera (versione integrale)
2. Il Fascicolo delle Messe Proprie
3. Il Rito della Professione Religiosa
Schematicamente enumeriamo i contenuti di ciascuno dei tre testi.
La Famiglia Comboniana in Preghiera consta di due parti:
Parte prima di carattere liturgico con il Proprio dei comboniani (Messe e Liturgia delle Ore) e le cerimonie per i confratelli defunti.
Parte seconda di carattere tradizionale (rinnovazione dei voti per devozione, mandato missionario, patroni delle circoscrizioni e ricorrenze significative, preghiere varie, momenti di preghiera al Cuore di Cristo, alla Madonna e a san Giuseppe, benedizione eucaristica, Via crucis, discernimento, lectio con san Daniele Comboni e due allegati sul Sacro Cuore e san Giuseppe).
• Il Fascicolo delle Messe Proprie include, oltre alle Messe del Calendario Proprio, anche la Messa Votiva di san Daniele Comboni.
• Il Rito della Professione Religiosa inizia con una introduzione teologico/carismatica e include il Rito dell’Iniziazione alla vita religiosa, la Prima professione, la Professione perpetua, la Rinnovazione dei voti e il 25° e 50° di vita religiosa.
Attualmente è stato approvato il Proprio (Messe e Liturgia delle Ore) nell’originale latino e nelle versioni italiana, inglese, francese e portoghese (Portogallo e Brasile con titoli leggermente diversi). Della versione italiana abbiamo la stampa integrale dei tre testi: La Famiglia Comboniana in Preghiera, Messe Proprie, Rito della Professione Religiosa. Della versione portoghese è stato edito il Fascicolo delle Messe (Portogallo: Missal Próprio e Brasile: Próprio). Attualmente si sta preparando il Fascicolo delle Messe in inglese e francese. Si sta anche lavorando alacremente alla traduzione del Proprio (Messe e Liturgia delle Ore) in lingua spagnola in vista della sua approvazione.
Per quanto concerne il Rito della Professione Religiosa, è stato approvato, per adesso, solo l’originale italiano. Si è pure presentata alla competente Congregazione Vaticana la versione francese.
Per consentire a tutti di venire a contatto con i testi che alimentano la nostra spiritualità missionaria e la inducono a sempre nuove espressioni culturali, questi testi sono inseriti nel nostro sito comboniano (www.comboni.org) come “allegati”, nella loro forma completa e scaricabile in pdf (vedi: Missionari Comboniani> Spiritualità> Liturgia e Tradizione spirituale).
Saranno progressivamente offerti anche contributi di riflessione circa i temi liturgici e la spiritualità e, quando necessario, sempre in allegato, si aggiungerà l’errata corrige, per segnalare gli errori più vistosi e la relativa correzione. (P. Arnaldo Baritussio)

Gruppo Europeo di Riflessione Teologica
Il Gruppo Europeo di Riflessione Teologica si è riunito nella comunità di Bressanone il 2-5 gennaio 2009. Erano presenti P. Alberto Pelucchi, provinciale responsabile, P. Benito De Marchi (LP), il prof. Carmelo Dotolo (invitato), P. Manuel Augusto Lopes Ferreira (P), P. Franz Weber (DSP), P. Alex Zanotelli (I) e P. Fernando Zolli (I).
Gli scopi di questo incontro sono stati principalmente due. Il primo è stato quello di valutare l’iniziativa del Simposio di Limone (luglio 2008), sottolineare le ricadute sulle province europee e fare delle proposte al gruppo incaricato dell’organizzazione del prossimo Simposio; il secondo è stato quello di riflettere sulla preparazione immediata del XVII Capitolo Generale dell’Istituto e il coinvolgimento delle nostre province europee.
A questo proposito, il gruppo, dopo aver preso visione del materiale messo a disposizione dalla Direzione Generale, dalla Commissione precapitolare e dalle commissioni tematiche e tenendo conto degli orientamenti dei provinciali europei, in vista dell’Assemblea continentale precapitolare (14-24 aprile 2009, a Pesaro), ritiene necessario fare un’analisi più approfondita della realtà, mettere a fuoco i parametri della missione oggi e definire meglio la spiritualità. Per questo è parso opportuno preparare alcune schede di approfondimento per esaminare temi cruciali, emersi durante il cammino di preparazione al Capitolo Generale. I temi saranno i seguenti: 1. Il Carisma e la missione comboniana, 2. La novità della missione cristiana (linguaggio e prassi), 3. La missione in un contesto globale, 4. Gli Istituti e le Chiese locali, 5. Quale spiritualità?
Le schede saranno pronte per l’inizio del mese di aprile 2009.

Opera del Redentore
Febbraio 01 – 15 BS 16 – 28 CA
Marzo 01 – 07 DCA 08 – 15 EG 16 – 31 EC

Intenzioni di preghiera
Febbraio
- Perché la passione di san Daniele Comboni per i più poveri e dimenticati ci aiuti a scoprire in loro il volto di Dio, ad abbracciare le loro sofferenze e vivere con realismo evangelico la nostra povertà. Preghiamo.
Marzo - Perché, per intercessione di S. Giuseppe, il Signore della vita continui a suscitare uomini e donne disposti a donarsi a Cristo e alla missione ad gentes. Preghiamo.

CONGO

Massacro perpetrato da LRA a Faradje

Il territorio di Faradje è situato nella Repubblica Democratica del Congo, Provincia Orientale, distretto dell’Alto-Uele.
Il bilancio del massacro è stato dato da fonti missionarie di Faradje. Erano le 17.30 (ora locale) quando alcuni uomini si sono intrufolati nel capoluogo del territorio di Faradje sull’asse Ndobani-Faradje. Nessuno ha potuto notare la loro presenza: dopo la Messa di Natale, bambini e adulti si trovavano nella zona del mercato centrale, dove doveva svolgersi un concerto di musiche religiose, mentre altri festeggiavano in casa.
Ci siamo recati sul luogo che ci era stato comunicato, abbiamo visto i criminali a trecento metri da noi, correre verso il torrente Kurukwata, sulla strada per Dungu. Siamo stati costretti a tornare indietro per avvertire tutte le persone che incontravamo, compresi quelli che si trovavano al mercato centrale per il concerto.
Come descrivere questi uomini armati della LRA? Sono un gruppo armato di ribelli ugandesi. Dopo molti massacri nelle regioni occidentali dell’Uganda, in Sud Sudan e nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, il gruppo si è rifugiato nel parco della Garamba, in Congo.
Il bilancio provvisorio della carneficina del 25 dicembre 2008 a Faradje è il seguente: oltre 1.500 case bruciate, oltre 50 feriti gravi, più di 150 persone rapite, oltre 160 morti accertati fino ad oggi, più di 10.000 sfollati.

ERITREA

Limitazioni anche nell’uso delle automobili

Dopo un mese di apprensione e di incertezza, il governo ha informato tutti i gruppi religiosi di un nuovo decreto. Il comunicato verbale, reso noto il 29 dicembre 2008 dal dipartimento degli Affari Religiosi, diceva: “Soffriamo di scarsità di benzina. Anche i veicoli governativi sono stati ridotti al minimo. Il governo, perciò, permette nella nazione l’uso di 63 automobili alla Chiesa cattolica, 20 ai protestanti, 9 all’islam e 22 alla Chiesa ortodossa. Tutti gli Istituti Religiosi (più di 27) possono utilizzare solo una o due vetture ciascuno. Se si scoprono automobili non autorizzate in giro per le strade verranno confiscate e nazionalizzate. I proprietari dei veicoli autorizzati verranno informati a tempo opportuno di quanti litri di benzina potranno usufruire al mese e a quale distributore recarsi”.
Per quanto riguarda i Comboniani, due delle nove autovetture che possiedono hanno avuto l’autorizzazione a circolare e sono quelle della comunità della Delegazione, ad Asmara. Le missioni lontane e le loro cappelle, come Fode, Tokomia, Delle, Haykota, Alebu, ecc., non potranno più usare le loro autovetture. In alcune missioni, come a Fode e nelle sue cappelle, non ci sono trasporti pubblici a causa delle strade dissestate.
Siamo veramente in una situazione difficile. Alla Chiesa cattolica, che porta avanti molti servizi sociali, medici, educativi e religiosi, è stato praticamente prescritto di sospendere le sue attività.
Intanto aumentano la scarsità di cibo, la mancanza di trasporti, di sicurezza, di libertà e di molti beni essenziali. Le organizzazioni mediche informano anche che la malnutrizione degli adulti e dei bambini si sta aggravando.

ITALIA

Nuova Carta dell’AM/EV, Comunicazione e Sinodo per l’Africa

I rappresentanti delle comunità impegnate sul territorio italiano nell’Animazione Missionaria ed Evangelizzazione, riuniti a Pesaro per l’Assemblea annuale (12-15 gennaio 2009), hanno dato un ampio consenso al testo della nuova Carta dell’AM/EV. La Carta sarà presentata al Consiglio Provinciale per la sua approvazione. A questo proposito P. Alberto Pelucchi si è felicitato con i partecipanti e ha sottolineato che questa nuova Carta rappresenta il punto di riferimento e di rilancio del settore che, insieme alla Pastorale Vocazionale, costituisce la priorità dei Comboniani in Italia. La Carta, infatti, cerca di orientare i missionari impegnati in questo settore a rispondere con più efficacia ed incisività alle sfide della realtà italiana ed europea in rapido cambiamento, alle attese dei poveri e delle Chiese locali, ispirandosi ai parametri teologici nel contesto della missione globale.
L’assemblea ha anche sottolineato l’importanza della comunicazione nel lavoro di animazione ed evangelizzazione ed ha visto come il linguaggio e le tecniche di comunicazione debbano essere adeguate al nostro tempo.
Infine, l’Assemblea ha programmato di impegnarsi con le altre forze e organismi missionari e movimenti della società civile a coinvolgere tutte le comunità della provincia nella promozione di iniziative, prima, durante e dopo la realizzazione del Sinodo per l’Africa, che si realizzerà a Roma nel mese di ottobre 2009. Tra le iniziative da promuovere, per esempio, quella di creare un osservatorio a Roma per coinvolgere i media a parlare dell’Africa e dell’urgenza di promuovere giustizia, pace e riconciliazione nel continente; promuovere eventi in varie regioni d’Italia invitando a tavole rotonde i delegati al Sinodo, coinvolgendo i Centri Missionari Diocesani e gli immigrati africani presenti, numerosi, sul territorio italiano. Il Centro Comboni Multimedia di Verona e il Segretariato dell’AM/EV coordineranno le iniziative.

KHARTOUM

“Siate Messaggeri di Pace”

I Vescovi Sudanesi, Sudan Catholic Bishops’ Conference (SCBC), hanno tenuto a novembre la loro trentatreesima conferenza plenaria annuale. Per molti anni l’incontro si è svolto all’estero (Uganda o Kenya o Italia) perché i vescovi che operavano sotto SPLA non potevano venire a Khartoum e i vescovi operanti sotto il governo di Khartoum avrebbero avuto problemi al loro rientro, se fossero andati nelle zone controllate da SLPA. Per questo motivo si sono sempre incontrati in zona neutrale. La pace firmata in Kenya nel 2005 tra governo e SPLA ha permesso di superare questo stato di cose. È già il terzo anno che gli incontri si tengono in Sudan e quest’anno, per la prima volta, i vescovi si sono riuniti in una città del Sud, Yambio. E questo, è un segno positivo.
La conferenza è durata 10 giorni, dal 5 al 15 novembre 2008. A conclusione dei lavori, i vescovi hanno pubblicato una lettera pastorale dal titolo “Be Messengers of Peace” che a Khartoum è stata distribuita al pubblico, in inglese e arabo, a metà gennaio.
A quattro anni dalla firma della pace, i vescovi, insieme ai responsabili dei vari settori della SCBC, hanno avuto modo di riflettere anche sulla situazione del paese, specialmente del Sud. Essi riconoscono che sono stati fatti molti passi avanti: le armi tacciono, c’è possibilità di movimento, c’è più sicurezza. Comunque, non si può dire – proseguono i vescovi – che le cose vadano bene e prendono atto di un malessere che si respira fra la popolazione, pur ammettendo che il fatto, in un certo senso, era inevitabile dato che le aspettative erano state troppo alte. Tuttavia, sono convinti che si poteva fare qualcosa di più.
I vescovi hanno puntato il dito soprattutto sui politici, sia a Nord che a Sud, che non prendono abbastanza a cuore il bene comune e sulle situazioni che non hanno contribuito a formare un tessuto sociale e familiare positivo. Hanno invitato i credenti in generale a fare anch’essi la loro parte. Li hanno esortati ad essere vigilanti, a prendere coscienza di quello che succede attorno a loro e nella società, a coinvolgersi di più a difesa della dignità delle persone e nella costruzione di una società più giusta. Richiamandosi ad una espressione di Giovanni Paolo II, i vescovi fanno un accorato appello perché ad una “cultura della morte” si sostituisca una “cultura della vita”. L’appello è rivolto a tutti i credenti. Un invito particolare viene fatto ai sacerdoti, ai religiosi, ai catechisti perché s’impegnino a fare arrivare l’insegnamento della Chiesa e lo stesso messaggio dei vescovi a tutta la società. Alla comunità internazionale è chiesto di accompagnare le trasformazioni in atto nel paese con una presenza attiva, specialmente in vista delle elezioni politiche generali previste per il 2009, e del referendum del 2011, con il quale il Sud farà la scelta storica di restare unito al Nord o di separarsi.
Dal nostro punto di vista, come evangelizzatori, la lettera dei Vescovi ci sollecita a preoccuparci di più, nella pastorale, della formazione delle coscienze, di una formazione che si traduca in impegno pratico nell’ambito in cui ciascuna persona è chiamata a vivere.
I vescovi toccano anche il tema della proprietà privata, cioè del possesso della terra, un tema che anche in Sudan, come già in Kenya, sta diventando scottante ed è sempre più spesso causa di frizioni e di scontri violenti tra i vari gruppi etnici.
La pace firmata quattro anni fa, il 9 gennaio 2005, tra SPLA e governo di Khartoum, aveva suscitato tante speranze. Certamente eccessive. La realtà si muove più lentamente delle idee. Ma le difficoltà anziché farci ripiegare su noi stessi e portarci allo scoraggiamento dovrebbero indurci a rimboccarci le maniche e a moltiplicare l’impegno. Mossi dalla carità.

MALAWI/ZAMBIA

Codice Deontologico e preparazione al Capitolo Generale

Dal 5 al 9 gennaio 2009 i superiori locali delle dieci comunità comboniane della provincia del Malawi-Zambia si sono riuniti nella casa provinciale di Lilongue, Malawi, per un incontro di studio e riflessione sul Codice Deontologico e per iniziare la fase provinciale di preparazione al prossimo Capitolo Generale. Questo incontro è il proseguimento della riflessione sul Codice Deontologico iniziata a livello di comunità durante la visita ufficiale del provinciale alle varie comunità, in ottobre e novembre dello scorso anno.
I relatori a questa sessione di formazione permanente sono stati P. Dário Balula Chaves, P. Piet Van Hulten, rappresentante dei Missionari per l’Africa in Malawi, e P. Vincenzo Rino Percassi. P. Dario ha parlato del documento in generale, del suo scopo, struttura e contenuto. P. Piet ha condiviso la sua ampia esperienza nel trattare certe situazioni nella sua società missionaria e come consultore nella diocesi di Mzuzu, nel nord del Malawi. P. Vincenzo ha guidato i partecipanti in una riflessione sull’autorità ministeriale come “servizio”, specialmente verso coloro che sono “vulnerabili”. Gli input sono stati molto apprezzati. La condivisione che ne è seguita, nei gruppi e a livello interpersonale, è stata arricchente e ha aiutato i partecipanti non solo ad avere una più profonda comprensione del documento ma anche a sentirsi incoraggiati nell’esercizio del servizio dell’autorità. È stata anche redatta la bozza sulle “Norme di competenza della provincia da inserire nel Direttorio Provinciale”. Questa bozza servirà come punto di partenza per ulteriori riflessioni nelle varie comunità, prima di essere approvata nella prossima Assemblea Provinciale.
Durante il raduno, sono state distribuite ai partecipanti le copie dei documenti tematici da essere usati in preparazione al Capitolo Generale. Dopo una breve spiegazione dei documenti, i partecipanti hanno programmato come utilizzarli sia individualmente che a livello comunitario. Ci sarà anche una riflessione a livello delle tre zone (Chipata, Lusaka e Lunzu) con degli incontri che si terranno nel mese di marzo.

PORTUGAL

Marcia per la Pace

La città di Maia, nel distretto di Oporto, nel nord del Portogallo, ha assistito, il 30 dicembre 2008, alla marcia “Onde di Pace” che ha avuto come obiettivo quello di richiamare l’attenzione sui conflitti in atto nel mondo e sul non rispetto dei diritti umani.
Con rami d’olivo, molti giovani e adulti hanno partecipato alla marcia per la pace che ha percorso diverse strade della città. Durante una delle fermate, Mons. Carlos Filipe Ximenes Belo, vescovo emerito di Dili, Timor Est e Premio Nobel per la Pace nel 1996, ha offerto la sua testimonianza di lotta per la pace.
Durante la marcia è stato lanciato un invito a partecipare ad un progetto di solidarietà per la costruzione di un pozzo d’acqua in Etiopia, paese colpito da una lunga siccità.
La marcia per la pace faceva parte del programma per il passaggio all’anno nuovo, dal titolo “Veglione XL”, del Centro Vocazionale Giovanile dei Missionari Comboniani, che ha riunito 70 giovani nella nostra casa di Maia per tre giorni.

SOUTH AFRICA

La corale “Izwi Lethemba” a Barcellona

Dal 27 novembre al 16 dicembre 2008, la corale Izwi Lethemba (Voce di speranza) della nuova parrocchia di San Daniele Comboni a Mahube Valley, Mamelodi (Sudafrica), ha visitato Barcellona (Spagna) e le città vicine, dove ha realizzato 11 concerti e partecipato a 8 celebrazioni eucaristiche con la finalità di promuovere l’animazione missionaria in altre comunità cristiane e raccogliere fondi per la costruzione di strutture necessarie per la sua parrocchia del Sudafrica.
La corale è composta di 38 membri, 29 dei quali, insieme a P. Jaime Calvera Pi, sono stati ricevuti dall’Arcivescovo di Barcellona, Lluis Martínez Sistach. Hanno anche dedicato una giornata alla visita al Santuario della Vergine di Montserrat, patrona della Catalogna.
Questo viaggio di 3 settimane è stato possibile grazie alla straordinaria collaborazione del gruppo missionario che i Comboniani hanno a Barcellona e che, dopo questa visita, si è impegnato a continuare a collaborare, insieme ad altre entità e comunità cristiane, per aiutare a costruire le strutture parrocchiali e sostenere diversi progetti sociali che stanno sorgendo nel quartiere periferico di Mahube Valley.
Un altro frutto della visita della corale Izwi Lethemba a Barcellona è stata l’incisione di un CD con un vasto repertorio di canti religiosi e tradizionali che vogliono continuare ad essere una “voce di speranza” nel quartiere di Mahube Valley, dove c’è una grave instabilità sociale.

IN PACE CHRISTI

Fr. Amorino De Gaspari
(19.12.1920 – 13.12.2008)
P. Orlando Pigarella (04.01.1924 – 31.12.2008)
P. Lorenzo Tiepolo (10.02.1924 – 02.01.2009)

Preghiamo per i nostri defunti
IL PADRE
: Francisco, dello Sc. Everaldo de Souza Alves (BS).
LA MADRE: Sabina, di P. Robert Sottara (DSP).
IL FRATELLO: Mario, di P. Pietro Zambruni (Rebbio); Francesco Antonio, di P. Salvatore Calvia (Milano).
LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Erminia Salvi, Sr. Teresa Celeste Magatelli, Sr. M. Rita Borghi, Sr. M. Franceschina Aquilino.
Familia Comboniana n. 661