“Preghiamo perché noi credenti di diverse tradizioni religiose lavoriamo insieme per difendere e promuovere la pace, la giustizia e la fratellanza umana”. [Video del Papa]

Il Video del Papa del mese di ottobre presenta l’intenzione di preghiera di Leone XIV: “Preghiamo perché noi credenti di diverse tradizioni religiose lavoriamo insieme per difendere e promuovere la pace, la giustizia e la fratellanza umana”. La proposta – che il Pontefice affida, come ogni mese, alla sua Rete Mondiale di Preghiera – nasce in un tempo segnato da conflitti e polarizzazioni, in cui la religione viene talvolta piegata a logiche di contrapposizione; il Papa invita invece a riscoprirla come ponte di fraternità e come forza di riconciliazione.

Preghiera del Papa Leone XIV

Signore Gesù,
tu, che nella diversità sei uno solo

e guardi con amore ogni persona,
aiutaci a riconoscerci come fratelli e sorelle,
chiamati a vivere, a pregare, a lavorare e a sognare insieme.

Viviamo in un mondo pieno di bellezza,
ma anche ferito da divisioni profonde.
A volte le religioni, invece di unirci,
diventano un motivo di conflitto.

Donaci il tuo Spirito per purificare i nostri cuori,
affinché possiamo riconoscere ciò che ci unisce
e, da lì, imparare di nuovo ad ascoltare
e a collaborare senza distruggere.

Che gli esempi concreti di pace,
giustizia e fraternità nelle religioni
ci ispirino a credere che è possibile vivere
e lavorare insieme, al di là delle nostre differenze.

Che le religioni non vengano usate come armi o muri,
ma piuttosto vissute come ponti e profezia:
rendendo realizzabile il sogno del bene comune,
accompagnando la vita, sostenendo la speranza
e diventando lievito di unità in un mondo frammentato.

Amen.

Le religioni siano lievito di unità in un mondo frammentato.
Papa Leone XIV

  • Nel mese di ottobre, in cui ricorre il 60.esimo anniversario del documento conciliare Nostra aetate, il Papa dedica la sua intenzione di preghiera alla collaborazione fra le diverse tradizioni religiose.

  • Le religioni – dice Leone XIV – non siano usate come “armi o muri” ma siano vissute come “ponti e profezia”.

  • In un tempo segnato dai conflitti, il Pontefice invita tutti i credenti a cercare ciò che ci unisce “per difendere e promuovere la pace, la giustizia e la fratellanza umana”.

Non armi e muri, ma ponti e profezia

Il senso profondo della preghiera letta da Leone XIV è che la collaborazione tra credenti non si esaurisce in un compito lasciato a teologi ed esperti, ma si nutre di un impegno concreto e quotidiano che riguarda ognuno di noi. Il Papa prega infatti perché impariamo “a riconoscerci come fratelli e sorelle, chiamati a vivere, a pregare, a lavorare e a sognare insieme” e invoca lo Spirito perché “possiamo riconoscere ciò che ci unisce” e “collaborare senza distruggere”. Le differenti tradizioni religiose sono chiamate a essere “lievito di unità in un mondo frammentato”, prosegue, ricordando che spesso avviene il contrario: “invece di unirci, diventano motivo di conflitto”. Di qui, l’invito a tutti i credenti, cristiani e non: le religioni non vanno “usate come armi o muri, ma piuttosto vissute come ponti e profezia”, esorta, citando “gli esempi concreti di pace, giustizia e fraternità” già presenti.

Dall’alto e dal basso

Proprio vari esempi concreti sono raccontati nel Video, che intreccia momenti “dall’alto” e iniziative “dal basso”. Da un lato, gli snodi storici del cammino interreligioso: lo storico incontro promosso da Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986; la visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma nel 2010; la firma del Documento sulla Fratellanza Umana ad Abu Dhabi nel 2019, sotto il pontificato di Papa Francesco; fino ai più recenti incontri ecumenici di Leone XIV in Vaticano. Dall’altro lato, però, l’intenzione di preghiera di questo mese ricorda che il dialogo interreligioso non si esaurisce negli incontri fra leader: le immagini del video mettono dunque in luce esperienze promosse a livello locale o da realtà ecclesiali, come l’incontro interreligioso organizzato a Singapore ad aprile 2025 dalla Caritas e dall’arcidiocesi in occasione della Giornata della Terra, o come l’evento “One Human Family” promosso dal Movimento dei Focolari tra maggio e giugno 2024. Sono due segni recenti e concreti di un dialogo che si fa prossimità, fiducia e cooperazione quotidiana.

Nostra Aetate, 60 anni di frutti

Questa intenzione di preghiera si colloca nel 60.esimo anniversario di Nostra aetate, la dichiarazione del Concilio Vaticano II che ha trasformato il rapporto della Chiesa cattolica con le altre religioni, aprendo cammini di dialogo, rispetto e collaborazione. La pubblicazione del Video del Papa segna dunque l’inizio di un mese segnato da varie iniziative per riflettere sull’eredità del documento conciliare nella società contemporanea.  

Dieci anni fa, nel 50.esimo anniversario di Nostra aetate, Papa Francesco ne evidenziò l’attualità, ricordando che la via del dialogo richiede conoscenza, rispetto e stima reciproche, e che il mondo guarda ai credenti chiedendo risposte efficaci su pace, fame, povertà, crisi ambientale e violenza, soprattutto quella compiuta in nome della religione. In quel contesto, il Papa sottolineò anche che i credenti non hanno “ricette” per tutti i problemi, ma possiedono una grande risorsa: la preghiera, tesoro a cui attingono secondo le rispettive tradizioni.

Un impegno continuo

“Il tema del dialogo interreligioso è una presenza significativa e ricorrente nelle intenzioni di preghiera papali”, sottolinea p. Cristóbal Fones S.J., Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, ricordando che “ciò è accaduto più volte, nel corso degli anni, durante il mese di gennaio, in coincidenza con la Giornata mondiale per la pace. Nel 2016, per esempio, si pregò perché ‘il dialogo sincero tra gli uomini e le donne di diverse religioni produca frutti di pace e di giustizia’; nel 2020, ‘affinché i cristiani, coloro che seguono le altre religioni e le persone di buona volontà promuovano la pace e la giustizia nel mondo’; nel 2021, ‘perché il Signore ci dia la grazia di vivere in piena fratellanza con i fratelli e le sorelle di altre religioni, pregando gli uni per gli altri, aperti a tutti’. L’intenzione di ottobre 2025 si inserisce dunque in questo percorso, a testimonianza di un cammino – quello del dialogo – che ai Pontefici sta molto a cuore”.

“Gli incontri fra i leader delle varie religioni – prosegue p. Fones – fanno sempre notizia, come è giusto che sia, perché danno speranza in un momento in cui la tentazione dello scontro rischia di compromettere la necessità dell’incontro. Ma la preghiera letta questo mese da Leone XIV ci dice che la collaborazione si costruisce anche quando non fa notizia, ossia nella vita di tutti i giorni: conoscerci e rispettarci, imparare gli uni dagli altri, pregare insieme per l’umanità, difendere e promuovere la pace nei luoghi in cui viviamo. Sono stili di vita quotidiani che tutti possiamo scegliere: cercare ciò che ci unisce e lavorare per il bene comune accanto a fratelli e sorelle di fedi diverse. Così i credenti diventano artigiani di pace e di fraternità. Il Video del Papa di ottobre ci indica una via: riconoscere la dignità di ogni persona, difendere la giustizia, seminare pace”.

Rete Mondiale di Preghiera