In Pace Christi

Sorio Ezio

Sorio Ezio
Data di nascita : 10/05/1924
Luogo di nascita : Sommacampagna/VR/Italia
Voti temporanei : 07/10/1942
Voti perpetui : 07/10/1947
Data ordinazione : 06/06/1948
Data decesso : 17/12/2012
Luogo decesso : Verona/I

“La mia testimonianza è quella di un amico – dice P. Pietro Bracelli, autore del necrologio che riportiamo – P. Ezio era una persona capace, ha fatto molto, si è fatto valere, ha creato sempre grandi amicizie”.

La formazione
P. Ezio Sorio era nato a Sommacampagna (Verona) il 10 maggio 1924. Frequentò le classi ginnasiali nelle scuole apostoliche di Padova e Brescia e fece il noviziato a Firenze, dove emise la prima professione il 7 ottobre 1942. Finì il liceo nello scolasticato e fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1948. Per i primi sette anni dopo l’ordinazione sacerdotale, rimase in Italia come insegnante e animatore missionario, a Verona, Gozzano, Trento.

Portogallo
Il 1 luglio 1955 fu destinato al Portogallo e rimase a Lisbona fino a metà del 1960, come redattore della rivista Além-Mar e animatore missionario. Il 23 ottobre 1960 s’imbarcò da Genova con destinazione Brasile del Sud, assieme a P. Angelo Carlo Zen, P. Gabriele Marcon e P. Pietro Bracelli, autore di questo “necrologio”. “P. Ezio conosceva bene la lingua portoghese e la storia del Portogallo e del Brasile, così durante i 14 giorni di nave, da Genova a Rio de Janeiro, ci istruiva e all’arrivo ci presentò con disinvoltura alle autorità brasiliane alle quali dovevamo richiedere il visto di permanenza”. Nella provincia del Brasile del Sud ha trascorso la maggior parte della sua lunga vita missionaria.

Ecoporanga
Arrivò a Rio de Janeiro, dove il primo incarico che ebbe fu quello di procuratore. Dal 1958, i Comboniani erano ospiti – e cappellani – delle Suore dell’Assunzione, di origine francese, che nutrivano un grande apprezzamento per la missione comboniana. Nel 1960 fece la sua prima esperienza nelle favelas di Rio de Janeiro, dove svolse un apostolato instancabile. Il suo libro “Brasile al bivio”, pubblicato dall’Editrice Nigrizia, ce ne dà un saggio significativo. Terminato questo servizio, nel 1964 P. Ezio fu mandato come parroco a Ecoporanga, diocesi di São Mateus, dove era vescovo Mons. Giuseppe Dalvit.

Ecoporanga era un municipio situato in una zona del nord-est brasiliano, contesa da due stati (Espírito Santo e Minas Gerais), dove imperava la violenza più sfrenata e il parroco naturalmente non poteva non rimanerne coinvolto. Alla sua partenza dalla missione, dopo sette anni di lavoro, P. Ezio scrisse il suo secondo libro, dal titolo “Ecoporanga. Diario di un parroco brasiliano”. Già dal titolo del primo capitolo, “La sposa di sangue”, si può intuire la realtà che vi viene descritta. Infatti, il libro presenta in modo semplice e ordinato le vicende della vita parrocchiale. Si tratta di realtà che tutti i parroci brasiliani devono affrontare, nel contatto quotidiano con la povertà, la fame, l’ingiustizia sociale, il delitto, lo spiritismo, la superstizione, la malattia, l’egoismo... continuando ad essere fedeli al messaggio evangelico, testimoni della bontà e semplicità della gente e animati dalla speranza di un avvenire migliore. “Qualcosa si è fatto. Un asilo dinfanzia, una scuola media e una magistrale, una decina di cappelle, una cooperativa agricola. Gli omicidi sono diminuiti sensibilmente, la comunità ha risposto generosamente all’evangelizzazione... Ciò che più conta è forse laver fatto, di unaccozzaglia di gente di varia provenienza e di tutte le razze, una comunità, che ha saputo lottare insieme per difendere il proprio diritto a una libera e sana educazione dei propri figli. Nel lavoro fatto insieme e nelle conquiste sofferte, ci siamo conosciuti sempre meglio fino a fonderci. Lamavo talmente tanto la mia gente che, quando si è trattato di separarci, non ho avuto il coraggio di salutare. Sono fuggito di notte”. Nel libro P. Ezio presenta problemi che, naturalmente, vanno al di là dei confini geografici della parrocchia di Ecoporanga.

In Italia e di nuovo in Brasile
Dopo tante sfide fu richiamato a Verona per l’animazione missionaria, fino al 1975. Ritornato in Brasile, fu mandato a Curitiba, per iniziare una parrocchia in piena periferia, dove non c’era nulla, né chiesa né casa per i padri. Era previsto anche l’inizio di una comunità formativa a livello di Postulato, che fu realizzata e fino ad oggi ospita i giovani aspiranti. La caratteristica di questa sua presenza fu l’animazione missionaria e la fondazione e direzione del Centro missionario arcidiocesano. Il vescovo ausiliare di quel tempo, ancora sei anni fa, ripeteva che “P. Ezio era stato il grande missionario della diocesi”. L’esperienza fatta motivò il suo richiamo a Roma, come segretario generale dell’Animazione Missionaria, dal 1980 al 1983.

Ritornato di nuovo in Brasile, fu destinato alla provincia del Nordest e assegnato al lavoro parrocchiale nella città di São Luis, capitale dello Stato del Maranhão. In seguito, richiamato dalla provincia del sud, fu destinato alla parrocchia di Taguatinga, città satellite di Brasilia. Vi rimase per 9 anni. Seguirono 2 anni a Rio de Janeiro, in una parrocchia della città. Per breve tempo fu anche uno dei direttori spirituali nel seminario arcidiocesano. Fu poi destinato a São José do Rio Preto, nello stato di São Paulo, come coadiutore nella parrocchia comboniana, fino al 2002. Nel 2002 rientrò in Italia, accolto e curato a Verona, fino alla morte. È deceduto in Casa Madre il 17 dicembre 2012.

I suoi libri
P. Ezio ha scritto anche diversi libri, nel corso di trent’anni, spaziando in diversi settori. Ricordiamo: Ecoporanga, il diario di un parroco brasiliano; Brasil hora X, Brasile al bivio, L'ora degli Afrobrasiliani e alcune biografie: Corsário da África, Daniele Comboni un profeta per i giovani d'oggi, Daniel Comboni un prophète pour l'Afrique, Franco: Cavaliere di Dio, Lele: Creare primavera.
Da Mccj Bulletin n. 254 suppl. In Memoriam, gennaio 2013, pp. 112-1.