In Pace Christi

Bettini Ezio

Bettini Ezio
Data di nascita : 01/04/1951
Luogo di nascita : Gavardo/Italia
Voti temporanei : 17/05/1975
Voti perpetui : 28/04/1978
Data ordinazione : 24/06/1978
Data decesso : 23/05/2022
Luogo decesso : Gavardo/Italia

Siamo tutti addolorati e ancora increduli per la morte improvvisa di un missionario pieno di gioia ed entusiasmo. Oggi, insieme, vogliamo pregare non per p. Ezio, ma con p. Ezio. Preghiamo per poter ricevere la grazia di imitare le sue virtù umane, cristiane e missionarie.

A p. Ezio non piacevano le lodi o le “incensate”, ma qualche virtù dobbiamo presentarla, perché p. Ezio è stato un buon maestro di vita e ci ha lasciato tanti esempi umani, cristiani e missionari.

Fece il noviziato a Venegono, dove emise i voti temporanei il 17 maggio 1975. Per lo scolasticato, fu mandato a Elstree. Emise i voti perpetui il 28 aprile 1978 e due mesi dopo, il 24 giugno, fu ordinato sacerdote. Mandato in Libano per lo studio dell’arabo, a metà del 1881 fu assegnato al Sud Sudan e destinato a Rumbek come insegnante di religione. Leggiamo in un suo recente scritto: “in Sud Sudan ho trascorso 23 anni, un’esperienza missionaria marcata da una situazione costante di guerra e insicurezza… Negli anni vissuti in Italia ho lavorato come promotore di vocazioni missionarie e come incaricato dei Laici comboniani. Per 9 anni sono stato poi a Milano amministratore della nostra comunità di missionari anziani, non autosufficienti e ammalati, o meglio, “combattenti reduci” della missione! Da gennaio 2022 sono a Brescia, come economo della comunità”.

Nella sua umiltà e semplicità, p. Ezio non ha scritto che è stato anche segretario nazionale della formazione nei seminari comboniani in Italia. E non ha neanche detto che ha servito due periodi come Superiore Provinciale in Sud Sudan. Inoltre, non poteva dire che, anni fa, pensarono a lui come possibile vescovo della diocesi di Rumbek (Sud Sudan).

Era una persona buona, serena e di compagnia. Attento a tutti. A Milano, come amministratore della nostra RSA, dava ai missionari anziani e ammalati la medicina più efficace: tempo e ascolto.

Un uomo riconciliatore, sincero e trasparente... e questo non solo per carattere o personalità, ma come frutto di una profonda spiritualità missionaria.

Una persona con le mani d’oro: gli piaceva la tecnologia, ed era la nostra sicurezza con i computer, cellulari, motori, macchine, elettricità. Aiutava tutti, particolarmente noi di una certa età, che ci perdiamo nei labirinti misteriosi dei cellulari.

Uomo di preghiera. Era metodico nei suoi orari: si alzava presto, e alle 5.30 era già in cappella per la preghiera personale, meditazione e lettura spirituale. Era di esempio per tutti.

Uomo pratico e colto: leggeva molto. Lo studio di temi biblici ultimamente era il suo forte. Come missionario in Sudan, aveva studiato la storia e le tradizioni di quel Paese. Sapeva molto del Sudan. “Studiare e conoscere per amare” era il suo pensiero.

Missionario innamorato prima del Libano, poi del Sudan. Amava la gente. Amava tutto del Sudan, nonostante i problemi di quella bella nazione.

P. Ezio è stato un missionario autentico, una delle mille vite che Comboni desiderava avere per donarle tutte alla missione. (P. Teresino Serra, mccj)