Venerdì 24 marzo 2017
Piquiá de Baixo é una comunità brasiliana in resistenza che raccoglie in sé le denunce e le speranze di molti altri gruppi umani in America Latina. In questi giorni, con l’appoggio della rete Iglesias y Minería, P. Dario Bossi, missionario comboniano, e Joselma de Oliveira – una abitante di questa comunità – hanno realizzato una serie di incontri e attività di advocacy, a Ginevra (ONU), Milano (Istituto dei Tumori) e in Vaticano (Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale). Tutto risultato di un lavoro intenso di pressione di vari ONG e movimenti sociali che agiscono in rete.

 

Joselma de Oliveira
e P. Dario Bossi
a Ginevra.

 

La rete “Iglesias y Minería” presenta al Card. Turkson il grido delle comunità minacciate dalla violenza ambientale

Il 2 marzo 2017, membri della rete ecumenica Iglesias y Minería, il Presidente e segretario esecutivo del CIDSE e altri integranti di suddette organizzazioni si sono riuniti in Vaticano con il Cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

La rete ha potuto contare con la presenza di Joselma Alves de Oliveira, abitante del quartiere Piquiá de Baixo, che lotta per difendere i propri diritti in questa località situata nella parte amazzonica del Brasile, colpita da alti indici di inquinamento dovuto allo sfruttamento minerario e alle imprese siderurgiche.

Joselma nei giorni immediatamente precedenti aveva incontrato a Ginevra i Relatori Speciali del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU che si interessa del caso fin dal 2014 e informarli dei progressi e delle necessità urgenti della sua comunità. L’incontro si è aperto ricordando le parole de Berta Cáceres: “Svegliamoci, svegliamoci umanità! Ormai non c’è più tempo. Siamo creature sorte dalla terra, dall’acqua e da mais, siamo custodi ancestrali dei fiumi. Dare la propria vita in molti modi per la difesa dei fiumi è immolare la propria vita per il bene dell’umanità”.

Esattamente un anno fa Berta è stata assassinata. Recentemente persone vincolate con gruppi militari e compagnie minerarie sono state indicate come sospetti del crimine. Nel 2015, settimanalmente, tre persone sono state assassinate perché difendevano la terra, i boschi o i fiumi minacciati da progetti distruttivi. Il conflitto con le imprese minerarie ed estrattive è stata la principale causa di questi omicidi.

La Rete “Iglesias y Mineria” ha chiesto al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale aiuto e protezione per le vittime, ricordando l’impegno assunto dal Vaticano nel luglio del 2015 durante l’incontro con trenta leader minacciati da processi di sfruttamento minerario a livello mondiale.

Inoltre sono state espresse critiche alle imprese minerarie che cercano di avvicinarsi alla gerarchia delle chiese per ottenere legittimazione e hanno informato il Cardinale che recentemente sono state effettuate visite di prelati ai territori in questione, sponsorizzati della imprese senza permettere la partecipazione delle voci critiche delle comunità interessate e delle organizzazioni che cercano di difenderle. Una lettera di vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose colombiani e un’altra lettera della società civile colombiana organizzata riguardanti questo tema, sono state consegnate al Card. Turkson, che ha espresso la sua disapprovazione a tali iniziative e ha assicurato che certamente non hanno nessun vincolo col Vaticano.

Per Bernt Nilles, del CIDSE, “ci sono obblighi di legge e norme vincolanti che le aziende devono rispettare. É molto importante il dialogo delle chiese con le imprese sia condotto con la volontà di introdurre l'etica nel settore minerario, ma il dialogo non esime dal rispetto di queste norme obbligatorie”.

“Iglesia y Mineria” ha anche informato il Sig. Cardinale del clima di collaborazione che caratterizza le sue relazioni con il Dipartimento di Giustizia e Solidarietà della Conferenza Episcopale Latinoamericana (CELAM) con la cui collaborazione  si vogliono rinforzare iniziative decentralizzate di formazione e dibattito sullo sfruttamento minerario coinvolgendo chiese e comunità, per proteggere i difensori dei diritti umani e per promuovere il diritto delle comunità a non essere private del proprio territorio.

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha intenzione di pubblicare un Documento sulle attività mineraria, esattamente per incoraggiare questo tipo di attività di formazione e di presa di coscienza per stimolare le Conferenze Episcopali a prendere posizione con chiarezza in difesa delle comunità colpite da attività di estrazione.

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In allegato un articolo che tratta dell’incontro in Vaticano. Famiglia Cristiana ha voluto raccontare questa storia, vincolandola alla figura di papa Francesco e alla Laudato si’ (vedi allegato). Anche Avvenire ha pubblicato un bell'articolo (vedi allegato). Condividiamo qui anche un servizio di TV Vaticana, che parla dell’importanza della rete Iglesias y Minería e della dignità della lotta di Piquiá de Baixo.


Joselma de Oliveira e P. Dario Bossi a Ginevra (ONU).