Roma, martedì 27 marzo 2012
P. Carmelo Casile ci mette a disposizione due scritti per stimolare la nostra riflessione di comboniani in questo tempo forte dell’Anno Liturgico: la Settimana Santa. Uno è su “Il Mistero Pasquale nella vita e nell’opera di san Daniele Comboni”, l’altro su “Il Mistero Pasquale e i Golgota del nostro tempo”. “Per noi comboniani – dice P. Carmelo – vivere il Triduo Pasquale guidati da san Daniele Comboni significa andare alle radici della spiritualità del Cuore di Gesù, Buon Pastore, che ci introduce in un itinerario di salvezza/liberazione personale e di dono di sé per gli altri in vario modo crocifissi sui tanti Golgota del nostro tempo.”
In allegato pubblichiamo le due riflessioni.

 

La spiritualità e l’opera di san Daniele Comboni certamente trovano la loro sorgente nel suo generoso coinvolgimento nel Mistero Pasquale, che la Chiesa celebra nel Triduo Pasquale. Da questo coinvolgimento nacque in Daniele Comboni quella spiritualità del Cuore di Gesù che ha dato origine e sostenuto il suo amore così tenace per l’Africa fino al sacrificio della propria vita.

Secondo P. Carmelo Casile, “La Croce alla quale Comboni aderisce, è la Croce gloriosa, cioè quella che è causa della Risurrezione di Gesù. L’immagine di Gesù che domina nella sua vita, è quella del Cristo glorioso, che continua a operare la salvezza del mondo, servendosi della collaborazione umana. Il suo ‘guardare l’Africa al puro raggio della fede’ è ‘un giudicare delle cose con lume che gli piove dall’Alto’, dove il Risorto sta alla destra del Padre, vittorioso. (Cf S 2742-2743). Si comprende il Mistero Pasquale che è al centro della vita di Comboni, precisamente partendo dalla Risurrezione.  Comboni, infatti, ha percorso il suo pellegrinaggio missionario tenendo gli occhi fissi nel Crocifisso-Risorto.”